Gavoi si trova nel cuore della Barbagia di Ollolai, in provincia di Nuoro, circondato dai bellissimi boschi del Gennargentu.
Il paese ha origini molto antiche: numerose sono infatti le tracce della presenza dell'uomo in quel territorio fin dal Neolitico, come il menhir Sa Perda Longa e le domus de janas di Uniai e Istelathe.
Il circondario è di grande interesse naturalistico e storico: sono infatti presenti numerosi siti archeologici di età nuragica e romana e a poca distanza dal paese si possono ammirare il lago artificiale di Gusana e il ponte romano risalente al II-III seoclo dopo Cristo, sul Rio omonimo.
Sempre nei pressi di Gavoi si trova il roccione di Lopène (luogo di pena) dove, secondo la leggenda, si consumava il sacrificio dei vecchi che avevano superato i 70 anni, immolati dagli stessi figli al Dio Kronos spingendoli dall'alto dirupo.
Altro punto di interesse è il Santuario della Madonna di “Sa Itria”, dove l'ultima domenica di luglio si svolge una festa che richiama numerosissimi fedeli e comprende anche corse di cavalli e manifestazioni folkloristiche.
La valle del fiume Aratu è invece di grande importanza come ambiente naturalistico: vi si possono incontrare donnole, martore, gatti selvatici, lepri e rapaci, in particolare astori, corvi e rari esemplari di aquile.
Gavoi è rinomato per la produzione artigianale di speroni e morsi per cavalli, coltelli barbaricini e tessuti di orbace. Tra le produzioni alimentari spicca in particolar modo il Pecorino Fiore Sardo DOP, prodotto secondo un disciplinare molto rigido che prevede l'utilizzo del latte crudo.
Tra gli eventi da non perdere c'è infine “L'Isola delle Storie”, il Festival letterario della Sardegna diventato nel tempo un appuntamento attesissimo per gli appassionati di letteratura di ogni genere.
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